Padova

e il suo territorio

Il territorio

Padova e il suo territorio è il secondo tomo [...tratto dalla introduzione] di una ricerca dedicata ai luoghi degli scrittori, iniziata con il volume Sulle Tracce degli scrittori, Treviso e la Marca Trevigiana. Scopo di questa guida è illustrare e ricordare scrittori del passato, che hanno avuto a che fare con Padova e la sua Provincia o perché qui sono nati e vissuti o perché vi hanno studiato o perché qui sono giunti esuli e raminghi. Per raggiungere il mio obiettivo, sono andato alla ricerca di ciò che hanno lasciato nel territorio: lapidi, statue, case museo, nomi di vie, manifestazioni e festival a loro intitolati, aule universitarie, magari l'insegna di un ristorante o il nome di un dolce o addirittura un paese, che ha aggiunto al suo nome quello di un famoso letterato. Insomma, un piccolo inventario di come sono ricordati - o lasciati nell'oblio - gli scrittori. Alcuni di loro furono scienziati, ambasciatori, imperatori, amministratori di poderi, professori universitari, avventurieri, santi, drammaturghi e la scrittura non sempre è stato il loro ambito professionale principale, ma certo quello più amato, perché è grazie alla parola scritta che sono diventati immortali. In più, ho ricordato l'Università patavina, il Caffè Pedrocchi, l'Accademia Galileiana e altri luoghi come centri attrattori. Mia ambizione è realizzare una guida turistica utile e pratica, non una enciclopedia o un compendio letterario, per questo motivo ho quindi limitato la ricerca ad una trentina di personaggi, alcuni già presenti in Sulle Tracce degli scrittori, Treviso e la Marca Trevigiana: i loro spostamenti tra le due città dimostrano come il territorio veneto, malgrado il tentativo di porre confini ed evidenziare campanilismi, sia uno e indivisibile. Con le dovute e significative differenze, i colli Euganei padovani mi hanno infatti ricordato il Montello e altri colli; alcune strade di Padova o di Arquà Petrarca o Monselice, vicoli trevigiani o di Asolo o Castelfranco, somiglianze non solo architettoniche e urbanistice, ma sentimentali. Padova è ancora oggi anche residenza di autori conosciuti a livello nazionale, come Massimo Carlotto, autore esule del presente; l'armena Antonia Arslan; Romolo Bugaro; Giulio Mozzi scrittore, scopritore di talenti e maestro di scrittura, che padovano però non è; Ferdinando Camon. La piccola ma preziosa Monselice invece è stata ed è luogo di transito di moltissimi scrittori e poeti, perché sede di un prestigioso Premio, giunto alla quarantesima edizione, dedicato ai traduttori di opere straniere. Uno scrittore del passato, ma che richiama spesso il Veneto nelle sue opere, William Shakespeare, ambientò a Padova una delle sue commedie più famose, La bisbetica domata, e con alcuni versi del primo atto e prima scena, partiamo per questo viaggio letterario: “For the great desire I had to see | fair Padua, nursery of arts, I am arrived... | and am to Padua come, as he that leaves | a shallow plash to plunge in the deep, and | with satiety seeks to quench his thirst.” (Per il grande desiderio che avevo di vedere | la bella Padova, culla delle arti sono arrivato... | e a Padova sono venuto, come chi lascia | una pozzanghera per tuffarsi nel mare, e | a sazietà cerca di placare la sua sete.)

Gli scrittori

Autori citati nel testo: Vittoria Aganoor, Antonio di Padova, Dante Alighieri, Giuseppe Barbieri, Giovan Battista Belzoni, Angelo Beolco detto il Ruzante, Pietro Bembo, Arrigo Boito, Melchiorre Cesarotti, Bruce Chatwin, Pietro d'Abano, Gabriele d'Annunzio, Anton Francesco Doni, Libreria Draghi, Paola Drigo, Ugo Foscolo, Galileo Galilei, Università di Padova, Accademia Galileiana, Wolfgang von Goethe, Carlo Goldoni, Gaspare Gozzi, Lovato Lovati, Tito Livio, Giuseppe Maffioli, Marsilio da Padova, Michel de Montaigne, Ippolito Nievo, Giovanni Prati, Marcel Proust, Giovanni Prati, Nicolò Tommaseo, Diego Valeri, Caffè Pedrocchi, Francesco Petrarca, Percy Shelley, Mary W. Shelley, Federico II di Svevia, Isabella Teotochi Albrizzi, Orio Vergani, Angela Veronese. ...